Diario delle attività e delle iniziative

Chi siamo?
Il Coordinamento Precari della Conoscenza Salento è un gruppo che nasce spontaneamente sulla spinta dell’impellente necessità di mettere assieme lavoratori precari della Scuola e dell’Università delle tre province salentine per denunciare e contrastare con forza l’attacco mirato a distruggere ogni livello del sistema dell’educazione, della formazione e della ricerca. Comitati e gruppi analoghi (si pensi ai precari che hanno organizzato le proteste sullo Stretto di Messina) stanno sorgendo e si stanno organizzando spontaneamente in varie parti d’Italia per tutelare il sistema pubblico statale dell’istruzione dallo sfaldamento in corso, operato con scelte assurde e tagli inammissibili e non giustificabili in un settore come la formazione, centrale per il destino dei cittadini italiani e lo sviluppo culturale ed economico del Paese.

Perché?
Il neonato gruppo salentino intende coinvolgere laureati, dottorandi, ricercatori, assegnisti, personale tecnico e docenti precari della scuola secondaria e dell’Università delle province di Lecce, Brindisi e Taranto in una realtà unica, democratica ed autonoma che coopererà per le proprie finalità in coordinazione con analoghe realtà sorte sul territorio nazionale e con tutti coloro che, condividendo la nostra protesta, ritengono l’istruzione pubblica e la conoscenza strumenti imprescindibili e irrinunciabili per la formazione di ogni individuo senza discriminazione alcuna.

Quale è la nostra situazione?
Il precariato nella scuola e nell’Università è ormai fuori controllo. Nel primo caso, in particolare, occorrerebbe “normalizzarlo” con strumenti diversi dalle “graduatorie” (che comunque hanno un loro senso per determinare precedenze e diritti). Nel secondo caso, è necessario porre fine allo sfruttamento selvaggio delle competenze scientifiche e culturali di quanti, quotidianamente, forniscono servizi gratuiti o sottopagati consentendo il regolare funzionamento delle attività didattiche e/o di ricerca. Ma sia chiaro: questo pessimo stato delle cose che vogliamo denunciare, aggravato pesantemente dalle politiche dei tagli selvaggi, non tratteggia solo la “nostra” specifica situazione di lavoratori non stabilizzati ma riguarda, come si intuisce da un qualsiasi esempio concreto, la dignità e il destino di tutti gli italiani! I tagli alla scuola costituiscono un taglio alla sfera dei diritti più elementari di tutti!
Per dare un solo assaggio di tutto ciò, si pensi alla questione degli insegnanti di sostegno nelle scuole: ignorando tutte le affermazioni di principio e spesso anche raggirando i dettami normativi, un solo docente di sostegno si trova oggi di fatto a dover operare contemporaneamente con tre o quattro soggetti che, date le particolari disabilità connesse a problematiche fisiche o psichico-cognitive spesso gravi, sarebbero bisognosi di una didattica personalizzata e di una supervisione costante da parte del docente. Come si può agire per l’integrazione e per la piena realizzazione individuale in uno stato simile?


Cosa vogliamo?
Lo Stato può e deve trovare le risorse per risollevare il sistema, tagliando su altri capitoli di spesa inutili (ma graditi a chi ha interessi negli appalti e nella spartizione di grosse somme), combattendo l’evasione (gli unici a pagare le tasse per intero sono gli statali) e mettendo mano ai patrimoni, al lusso, alla ricchezza.
Istruzione e formazione devono restare diritti irrinunciabili essendo i pilastri per la realizzazione di ogni soggetto. La cultura è inoltre un settore trainante dell’economia italiana ed è l’elemento che più di ogni altro rende popolare la nostra immagine all’estero e contribuisce in maniera decisiva al gradimento delle nostre offerte turistiche; la ricerca permette al paese di crescere e di non dipendere economicamente da altri più evoluti.
Abbiamo investito anni in studio, pagando tasse universitarie, spese per master, corsi di specializzazione, SSIS, corsi di perfezionamento, abbiamo sopperito alle falle del sistema con lavoro non retribuito, ora vogliamo ciò che ci spetta di diritto: il rispetto della nostra possibilità di avere un futuro.

21 settembre 2010: costituzione
22 settembre 2010: lettura del documento di costituzione ai precari convocati dall'USP di Brindisi - Incontro a Bari con altri gruppi pugliesi di protesta - Creazione forum

Ieri a Bari, presso Fortino S. Antonio, si è tenuto un incontro pubblico dal titolo “Per sapere” con rappresentanti istituzionali, lavoratori della scuola e dell'università, genitori e studenti, organizzato per discutere intorno ai tagli a formazione e ricerca e dei diritti dei lavoratori del sapere e della cultura. Sono intervenuti Tiziana Drago (ricercatrice), Andrea Bosco (personale A.T.A.), Gianluigi Cesari (genitore) Antonella Vulcano (docente precaria), Claudio Riccio (LINK Nazionale), Fabio Losito (Comune di Bari), Alba Sasso (Regione Puglia), Gigi Caramia (Flc-Cgil Nazionale).
E’ emersa con forza l’idea che la battaglia per l’istruzione e la cultura si può vincere solo attraverso la massima unità tra le parti in causa (in primis famiglie e studenti), indipendentemente dalla propria individuale condizione sociale o contrattuale. Tale strategia contrasta l’attuale del governo, tesa ad affamare e dividere la categoria dei lavoratori della conoscenza o aspiranti tali e a disinformare i cittadini fruitori del sistema istruzione e formazione.
Il CPCS ha partecipato con una sua delegazione e ha colto l’occasione per presentare pubblicamente il movimento attraverso un intervento, nel quale il referente ha accolto pienamente la riflessione di carattere generale emersa dall’assemblea distinguendo tuttavia la propria linea in fatto di obiettivi immediati;se per alcuni, infatti, si crede prioritario il blocco del venturo terzo anno consecutivo di tagli per il CPCS è indispensabile il ritiro degli attuali (ampiamente oltre la linea di confine dell’accettabile) e una politica di investimento immediato e massiccio volta a sanare uno stato di emergenza.
Al termine dell’incontro, si è avuto modo anche di contattare e incontrare alcuni rappresentanti del Coordinamento di Bari, coi quali si è discusso di una imminente manifestazione regionale dei precari scuola. Da segnalare anche l’attenzione al movimento dimostrata dai rappresentanti regionali della flc CGIL.

Domenica ci sarà l'Assemblea Nazionale CPS. A breve vi comunicherò le ultime, da Bari dovrebbe partire Maria Rita Gadaleta (referente Puglia), forse ci saremo anche noi.

Assemblea nazionale.

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_settembre_25/proteste-ricercatori-1703831868323.shtml

Oggi pomeriggio alle 15 sarò da Giovanni Carrozzini con altri ragazzi del coordinamento. Concorderemo il documento che Giovanni legggerà domani mattina al Fermi di Lecce, come la settimana scorsa feci io al Giorgi di Brindisi. Chiunque voglia esserci oggi o domani mattina contatti Dario Vadacca.

Domani, 29 settembre all'Industriale "E. Fermi" di Lecce di via Merine ci saranno le convocazioni dell'USP per il conferimento di incarichi annuali. Giovanni e Dora andranno a leggere il nostro documento programmatico (come avvenne la scorsa settimana a Brindisi). Chiunque voglia partecipare vada, non c'è bisogno di pr...endere accordi, basta unirsi al gruppo.

5 ottobre: Manifestazione regionale Precari scuola sotto Usr di Bari, da lecce per adesso 5 persone confermate. Si attendono ulteriori adesioni.
8 ottobre: sciopero della prima ora per chi lavora a scuola e manifestazione (a Lecce, partenza alle 9:00) di precari scuola, università e studenti. Aderite numerosi.